Oggetti rivoluzionari: penna a sfera

#conferenze, #contributiweb e #letture che raccontano il Novecento attraverso la cultura materiale e gli oggetti che hanno segnato, nell’uso quotidiano e nell’immaginario, le grandi rivoluzioni del secolo scorso.

La storia del ‘900 in particolare, è infatti segnata da continue cesure rispetto al passato, i cui riflessi sono visibili in campo sociale, politico, culturale e artistico. La cultura materiale diventa l’angolo visuale privilegiato per esaminare fasi di transizione rivoluzionaria, spesso repentine e capaci di produrre effetti dirompenti sulla sfera individuale e collettiva. A guidarci in questo percorso saranno gli oggetti, considerati in un duplice senso. Da un lato, per il loro valore iconico e simbolico, come rappresentativi di fenomeni e processi storici, puntuali o di lungo periodo, in grado di incidere radicalmente sulla società e di determinare profonde rotture nei quadri tradizionali del pensiero e dell’agire. Dall’altro lato, come veri e propri agenti storici, che a loro volta plasmano e ridefiniscono trasversalmente credenze, immaginari e pratiche. Gli oggetti diventano in tal modo veicolo di nuove visioni del mondo e insieme osservatorio dal quale indagare le trasformazioni e le interazioni tra dimensione quotidiana e globale.

Oggetti rivoluzionari: la penna a sfera 
Attorno al 1962 la mia maestra Norma Mazzoni venne considerata una rivoluzionaria perché impose a me e ai miei compagni di classe di seconda elementare, a Sant’Agnese Centro in via Prampolini, l’uso di uno strumento per l’epoca ancora inusuale, la penna biro: più precisamente la sottilissima ed elegante pelikanina. Niente più macchie e sbavature dovute alla triade tradizionale, pennino inchiostro e calamaio. A distanza di più di sessant’anni mi rendo conto dell’importanza di quella scelta innovativa, che senz’altro favorì un passaggio più fluido e positivo delle parole dalla mente alla mano e di lì al quaderno: una scelta della quale ancora oggi godiamo. (A. Bertoni)

 

#conferenza Inchiostri democratici. Fra biro e bic, le penne in rivolta  con Alberto Bertoni, poeta e critico letterario

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