Fortune del femminismo

Nancy Fraser, Fortune del femminismo. Dal capitalismo regolato dallo Stato alla crisi neoliberista, Verona, Ombre Corte, 2013

In questo suo nuovo lavoro Nancy Fraser ripercorre l’evoluzione del movimento femminista a partire dagli anni Settanta e anticipa una nuova fase, radicale ed egualitaria, del pensiero e dell’azione femminista. Negli anni in cui la Nuova Sinistra era in fermento, la “seconda ondata” femminista emerse come una lotta per la liberazione della donna, ponendosi accanto ad altri movimenti radicali che mettevano in discussione le caratteristiche fondamentali della società capitalistica. Ma il successivo immergersi del femminismo in una politica identitaria coincise con il declino delle sue energie utopiche e con l’ascesa del neoliberismo. Ora, prevedendo una ripresa del movimento, Fraser sostiene la necessità di un radicalismo femminista rinvigorito, in grado di affrontare la crisi economica globale. Il femminismo può essere una forza che lavora in accordo con altri movimenti egualitari nella lotta per portare l’economia sotto il controllo democratico, nel mentre rielabora il potenziale visionario delle precedenti ondate del movimento di liberazione delle donne. Questa potente nuova indagine è destinata a diventare un punto di riferimento del pensiero femminista.
“Per più di un decennio il pensiero di Nancy Fraser ha contribuito a riformulare l’agenda della teoria critica” (Etienne Balibar)
“Nancy Fraser ci invita a riattivare lo spirito audace della seconda ondata femminista. Analizzando l’immaginario volto a sradicare lo sfruttamento e la subordinazione, Fraser offre una stimolante conclusione circa il modo in cui potremmo mobilitare le migliori energie del femminismo contro i rischi del presente neoliberista” (Lynne Segal)
“Fortune del femminismo percorre un lungo tragitto tenendo insieme il corpo centrale del lavoro di Fraser sulla redistribuzione e il riconoscimento. Gli/Le studiosi/e interessati/e a questi temi troveranno questo libro prezioso – o almeno dovrebbero” (Gwendolyn Beetham)

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