Progetto Europeo: GEN-EDU

Progetto GEN-EDU: superare gli stereotipi di genere nell’educazione, nei percorsi formativi e nell’orientamento scolastico

Perché i ragazzi sono più propensi a conseguire lauree in informatica, ingegneria, tecnologia e le ragazze si concentrano maggiormente su pedagogia, scienze sociali, discipline della salute e della cura? Come si può ovviare alla persistente segregazione di genere imposta da aspettative culturali che ostacolano la parità di accesso negli studi e di conseguenza nel mondo del lavoro?

I ruoli sociali di genere favoriscono i ragazzi a ottenere più facilmente successi professionali, avanzamenti di carriera e una buona stabilità economica, mentre frenano le ragazze a tradurre gli ottimi rendimenti scolastici in un adeguato successo professionale ed economico a causa dello squilibrio ancora esistente nella ripartizione delle attività familiari e di cura.

L’obiettivo del progetto, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma REC (Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza), è quello di comprendere come gli stereotipi di genere influenzino le scelte formative di studenti e studentesse, relegandoli a imposizioni culturali che sfociano in fenomeni di segregazione orizzontale (distribuzione non uniforme di uomini e donne in determinati settori professionali) e verticale (concentrazione occupazionale femminile nei livelli occupazionali medio bassi).

Gen-Edu è finalizzato a contrastare proprio quei condizionamenti che indirizzano comportamenti, aspirazioni e aspettative dei/delle giovani incidendo sul loro futuro lavorativo e relazionale: lo scopo è perciò di incoraggiarli/e ad ampliare le loro possibilità esplorando percorsi non convenzionali, combattendo la segregazione formativa e occupazionale, riducendo lo squilibrio che crea le disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro già nella fase di scelta dell’orientamento formativo.

 

 

 

 

 

 

Obiettivi 

  • Indagare l’incidenza degli stereotipi di genere negli orientamenti, opinioni e aspirazioni degli/delle adolescenti in relazione alle scelte di carriera scolastica e lavorativa analizzando al contempo il ruolo che la scuola gioca, sia nei programmi scolastici che nella dimensione relazionale dell’insegnamento, nel trasmettere e propagare stereotipi di genere, influenzando modelli di comportamento e aspettative.
  • Fornire strumenti pedagogici e materiali didattici innovativi rivolti a educatori/trici, insegnanti e consulenti/esperti in orientamento scolastico e professionale, al fine di contrastare gli stereotipi di genere nelle attività interattive ed esperienziali proposte.

 

Azioni principali

1. Analisi di contesto

  • Analisi esplorativa e conoscitiva di tipo qualitativo e quantitativo, condotta mediante strumenti di ricerca diversificati, per indagare modelli di comportamento, atteggiamenti, abitudini che veicolano stereotipi di genere (focus-group con discenti e insegnanti; raccolta e analisi di dati statistici; attività di osservazione in classe; analisi dei libri di testo; ricerca bibliografica e documentale;).

 

2. Formazione e laboratori didattici

  • Seminari, incontri, gruppi di lavoro, workshop di sensibilizzazione rivolti a docenti, educatori ed educatrici  e a consulenti di orientamento scolastico; laboratori nelle classi con gli/le adolescenti condotti da docenti specificamente formati/e;
  • Monitoraggio e verifica dei seminari e dei workshop (pre-test, post-test, questionari di valutazione e gradimento).

 

3. Realizzazione di strumenti pedagogici

  • Progettazione di un gioco on-line per attivare studenti e studentesse in prima persona sul tema degli stereotipi di genere attraverso un’app come strumento didattico di riconoscimento, contrasto e decostruzione degli stereotipi legati al genere.

SCARICA QUI L’APP PER ANDROID O IOS  (versione disponibile per tablet e smartphone). 

 

  • Creazione di un rapporto di ricerca.

Scarica la versione qui in italiano e qui quella in inglese.

  • Creazione di un manuale pratico e teorico per insegnanti.

Scarica qui l’indice del manuale. Per i/le docenti che desiderano realizzare il programma didattico si può contattare biblioteca@www.cddonna.it o il 059451036.

 

4. Comunicazione e diffusione

  • Iniziativa conclusiva a Modena – 20 maggio 2019. Scarica la locandina.

 

  • Conferenza finale a Nicosia (Cipro) – 13 guigno 2019. Scarica il programma.

 

Beneficiari diretti

– insegnanti della scuola secondaria

– educatori/educatrici

– esperti/consulenti in orientamento scolastico e professionale

– studenti/studentesse della scuola secondaria di I e II grado (13-16 anni)

 

Durata del progetto

24 mesi (9 gennaio 2017 – 7 luglio 2019).

 

Capofila

MIGS – Mediterranean Institute of Gender Studies, Nicosia (Cipro)

Partner

CDPA – Cyprus Family Planning Association, Nicosia (Cipro)

WIIC – Women’s Issues Information Centre, Vilnius (Lituania)

ALEG – Association for Gender Equality and Liberty, Sibiu (Romania)

CDD –  Centro documentazione donna, Modena (Italia)

 

Partner associati

I partner associati non ricevono finanziamento dalla UE, non contribuiscono finanziariamente al progetto, ma hanno manifestato interesse per esso e si sono impegnati a cooperare con i partner nella comunicazione e nella diffusione degli obiettivi, delle azioni e degli esiti del progetto anche nell’ottica di una sua replicabiltà e/o trasferimento dei risultati ottenuti.

Istituto pedagogico, Ministero dell’istruzione e della cultura (Cipro)

Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali, Ministero del lavoro, welfare e politiche sociali (Cipro)

Commissione nazionale per le pari opportunità, Ministero del lavoro (Romania)

Istituto nazionale di Scienze dell’educazione, Ministero dell’istruzione (Romania)

Ispettorato scolastico di Sibiu (Romania)

Università di Siauliai (Lituania)

Comune di Modena (Italia)

Comune di Savignano sul Panaro (Italia)

Istituto Comprensivo di Savignano sul Panaro (Italia)

 

Pagina del progetto (EN) qui

 

Co- finanziato dall’Unione Europea

 

 

 

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