Il progetto regionale “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere”, presentato e approvato nell’ambito del bando regionale rivolto alla “promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni ed alla violenza di genere” si avvia 2016/2017 e viene riproposto successivamente anche negli anni successivi (2018-2019-2020), interviene sul tema della promozione dell’educazione, della formazione alla cittadinanza di genere e alla cultura di non discriminazione come strumento di prevenzione e contrasto di ogni violenza, rivolgendosi in modo particolare alle giovani generazioni e agli attori coinvolti a vario titolo in attività educative, richiamandosi agli assi d’intervento prioritari indicati dalla Convenzione di Istanbul che riconosce un ruolo centrale all’educazione (cap.III, art.14); dalla Legge Regionale 6/2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” (Titolo III, art.7); dalla legge 107/2015 “La Buona Scuola”(art.1 comma 16).
Il progetto si sviluppa nel territorio modenese coinvolgendo il mondo dell’associazionismo femminile, le amministrazioni comunali della provincia di Modena, l’Azienda sanitaria locale e l’Università.
1. PRIMA EDIZIONE (2016/2017)
Nella prima edizione, il Centro documentazione donna ha coordinato e costruito la proposta progettuale di cui era capofila il Comune di Modena, svolgendo un ruolo di collegamento permettendo la costruzione di una rete ampia di soggetti che per la prima volta hanno lavorato in modo sinergico e cooperativo sulle attività di prevenzione alla violenza sulle donne riconoscendo ruolo e competenza delle associazioni femminili.
Rete di soggetti coinvolti: Provincia di Modena, Comuni di Castelfranco Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Unione Comuni del Sorbara (Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino), Unione Comuni Modenesi Area Nord (Finale, Mirandola, Concordia, Medolla, San Prospero, San Possidonio, San Felice sul Panaro, Camposanto e Cavezzo); Centro documentazione donna (con ruolo di coordinamento organizzativo), Gruppo Donne e Giustizia, Casa delle donne contro la violenza, UDI (Unione Donne in Italia), Associazione Peso Specifico, Centro Attività Psicosomatiche; UNIMORE, AUSL di Modena (Azienda Unità Sanitaria Locale), CPO del CUP (Commissione Pari Opportunità del Comitato unitario delle Professioni intellettuali).
Il Cdd, inoltre, si è occupato delle attività di formazione e autoformazione tra tutte le associazioni aderenti rispondendo all’esigenza progettuale della creazione di un team di esperte sul tema.
ATTIVITÀ: scarica la scheda-progetto
I laboratori didattici affrontano i concetti di sesso/genere e natura/cultura, approfondendo il tema dei ruoli e degli stereotipi di genere e dei pregiudizi, la socializzazione di genere, i mestieri e le professioni con riferimenti ai temi del sessismo nella lingua italiana, al gender pay gap e al tetto di cristallo oltre a toccare tema quali i diritti umani, i significati di dignità, rispetto, libertà e regole, i conflitti e la violenza di genere. Nell’incontro conclusivo i ragazzi e le ragazze hanno realizzato dei cartelloni/poster sui temi affrontati durante i laboratori: gli stereotipi nelle pubblicità, la violenza di genere, il rispetto.
Nel 2017 sono state coinvolte cinque classi seconde delle scuole secondarie di I grado; tre classi delle L. Guidotti di Modena; una classe delle Don Andreoli di San Possidonio e una delle G. Ferraris di Modena. Nel 2018 i laboratori si sono tenuti in quattro classi delle G. Ferraris di Modena; quattro classi dell’Istituto comprensivo di Bomporto-Bastiglia; due classi degli istituti G.Marconi e G. Guinizelli.
Gli incontri di sensibilizzazione rivolti ai genitori sul territorio provinciale, nel 2017 sono stati condivisi con Udi e il Gruppo donne e giustizia e si sono incentrati sui temi del riconoscimento e del contrasto agli stereotipi di genere nei giocattoli e nei libri per l’infanzia; sugli aspetti relazionali e giuridici della genitorialità; sui ruoli di genere e genitorialità. I sette appuntamenti a cura del Cdd si sono svolti nei Comuni di Castelfranco Emilia; Fiorano; Sassuolo; Mirandola; Camposanto.
Nel Comune di Modena la progettazione – a cura del Cdd – degli incontri rivolti ai Comitati genitori dei servizi 0-6 anni è stata strutturata in tre incontri dal titolo “Genitorialità e sicurezza affettiva: essere guida amorevole dei nostri figli”. Il cdd ha curato tema del riconoscimento e del contrasto degli stereotipi di genere nei giocattoli e nei libri per l’infanzia mentre altri aspetti sono stati sviluppati dall’Ausl di Modena e della Commissione Pari Opportunità del Comitato unitario delle Professioni intellettuali.
Nel Comune di Savignano i due incontri di formazione e sensibilizzazione, rivolti alle educatrici e ai genitori dei servizi per l’infanzia sono stati tenuti dal Cdd e dal Dipartimento di Studi linguistici e culturali sui temi della socializzazione di genere, del sessismo e degli stereotipi nei giocattoli e nei libri per l’infanzia, della costruzione delle identità nell’infanzia, della mediazione dialogica nell’interazione adulti-bambini.
Nell’Unione del Sorbara l’attività si è concentrata sulla fascia di età 0-6 anni, in particolare con due incontri seminariali per educatrici di tutti i plessi dei quattro comuni a cura del Cdd e del Dipartimento Studi linguistici di Unimore, quattro incontri per genitori a cura degli psicologi dell’Ausl di Modena, e sei letture animate per bambini e genitori in tutti gli asili nido dei quattro comuni.
La formazione ai docenti della scuola secondaria di I e II grado sui temi di prevenzione alla violenza, è stata realizzata nel 2017 a Memo per il Comune di Modena e presso la biblioteca per il Comune di Sassuolo: le attività sono state progettate dal Cdd e strutturate in quattro incontri tematici: due a cura del Cdd sul concetto di genere e stereotipi e sui percorsi di cittadinanza; uno a cura del Dipartimento di Studi linguistici e culturali sul sessismo nel linguaggio; uno a cura del Centro antiviolenza sulle forme e gli aspetti della violenza di genere.
2. SECONDA EDIZIONE (2018)
Nella seconda edizione, il Centro documentazione donna ha realizzato i laboratori didattici sul tema di contrasto e decostruzione degli stereotipi di genere e promozione della cittadinanza attiva presso l’IC Bomporto-Bastiglia (2 classi); le scuole medie Marconi (1 classe) e Guinizelli (1 classe) di Castelfranco Emilia; la scuola secondaria di I grado Ferrari di Modena (4 classi). Sono stati realizzati anche 3 laboratori didattici presso le sezioni 5 anni della scuola dell’infanzia Agazzi e Cassiani di Maranello, sul contrasto degli stereotipi di genere e i diritti dell’infanzia.
La Regione Emilia-Romagna – Assessorato alle Pari opportunità ha selezionato il progetto “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere” come esemplificativo per raccontare l’esperienza regionale sul tema di contrasto degli stereotipi e prevenzione alle violenza di genere. Nella puntata di “Vista da Vicino” un piccolo racconto dei laboratori didattici all’interno del progetto del Comune di Modena in collaborazione con le associazioni femminili, l’università ed enti del territorio.
Video “Gli uomini e le donne sono uguali”
3. TERZA EDIZIONE (2019)
Dalla terza edizione il progetto si è svolto solo all’interno della Città di Modena. Il Centro documentazione donna ha realizzato i laboratori didattici sempre sul tema di contrasto degli stereotipi di genere e promozione della cittadinanza di genere presso l’IC2-Scuole medie Calvino (3 classi) e nella scuola primaria Graziosi (2 classi) con il percorso a partire dal testo di Gianni Rodari “Atalanta. Una fanciulla nella Grecia degli dei e degli eroi”.
4. QUARTA EDIZIONE (2020)
Il progetto è stato approvato anche per l’anno 2020.