In occasione del 70° anniversario del voto delle donne la ricerca storica realizzata con il progetto #Cittadine. I segni nella comunità e sulle città (co-promosso con Istituto Storico di Modena, Comune di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio) ha indagato i primi tre anni del dopoguerra a Modena per mettere in luce come la popolazione si organizzò per uscire dalla guerra e progettare il futuro democratico nel momento fondante la Repubblica italiana: prime elezioni amministrative, Referendum istituzionale e scrittura della Costituzione. In particolare la ricerca ha messo sotto la lente d’ingrandimento il protagonismo femminile nella sua dimensione di massa. Una delle principali novità del dopoguerra è data proprio dalla inedita visibilità femminile, dall’estensione del diritto di voto attivo e passivo alle donne e dalle nuove forme di partecipazione politica, che trovano espressione nelle organizzazioni femminili. Ed è a partire dagli anni della Ricostruzione che a Modena, come su tutto il territorio nazionale, l’Unione donne italiane (Udi) e il Centro italiano femminile (Cif) – di matrice laica la prima e cattolica la seconda – gettano le basi per divenire le due grandi associazioni protagoniste dell’Italia repubblicana.
La ricerca – utilizzando quotidiani locali e fonti provenienti dagli archivi conservati al Centro documentazione donna e Istituto Storico – ha messo in evidenza anche le storie di donne di diverse generazioni che, pur condividendo differenti orientamenti politici e diverse appartenenze (politiche, sindacali e associative), prendono parte attiva ai processi di ricostruzione, immettendo nella sfera politica nuovi bisogni e desideri.
La ricerca è stata realizzata da Giovanni Taurasi e Caterina Liotti, in collaborazione con Natascia Corsini. Hanno collaborato ad alcuni approfondimenti tematici Roberta Pinelli e Paola Gemelli.
La ricerca è stata pubblicata nel volume Giovanni Taurasi e Caterina Liotti, Libera ogni Gioia. I segni delle cittadine a Modena tra Liberazione e Costituzione 1945- 1948, Bradypus, Roma, 2019.