Gina Borellini – Medaglia d’oro al Valor militare
(San Possidono 1919 – Modena 2007)
Nata a San Possidonio il 24 ottobre 1919 in una famiglia contadina, a sedici anni sposa Antichiano Martini, con cui ha due figli. Insieme al marito, dopo l’8 settembre 1943, entra a far parte della Resistenza nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Kira”, come staffetta partigiana e organizzando i Gruppi di difesa della donna di Concordia. Durante la resistenza armata, in seguito a un rastrellamento viene catturata insieme al marito che verrà fucilato all’Accademia Militare il 19 marzo 1945. Dopo la morte del marito Gina prosegue la lotta partigiana e assume la funzione di ispettrice e la qualifica di capitano. Ferita da una pallottola esplosiva il 12 aprile 1945 durante un’azione a San Possidonio, viene ricoverata all’ospedale di Carpi dove subirà l’amputazione della gamba sinistra. Nel 1947 riceve la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Eletta nel 1946 nel Comune di Concordia per il Pci, nel 1948 è la prima deputata modenese eletta in Parlamento dove rimarrà per tre legislature fino al 1963. È eletta in Consiglio provinciale (1951-1956) e nel Comune di Sassuolo (1956 al 1960). Presidente dell’UDI di Modena nel 1953 e componente degli organismi dirigenti locali e nazionali fino al 1978. È presidente dell’ANMIG di Modena dal 1960 al 1990. Nel 1993 riceve l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. Muore a Modena il 2 febbraio 2007.
– “Un paltò per l’Onorevole. Gina Borellini Medaglia d’oro della Resistenza” a cura di Caterina Liotti e Mariagiulia Sandonà, Centro documentazione donna, Modena, 2009
– Docu-film “Vorrei dire ai giovani… Gina Borellini, un’eredità di tutti”, regia di Francesco Zarzana, testi di Francesco Zarzana e Caterina Liotti.
– Gina Borellini raccontata da Caterina Liotti, Centro documentazione donna, a Wikiradio su Rai Radio 3