Una delle zone d’ombra nella satira delle donne modenesi è costituita dalle donne che credettero nella Repubblica di Salò e s’impegnarono attivamente per il suo successo. Alcune si arruolarono nel S.A.F. (Servizio Ausiliario Femminile) un corpo militare composto interamente da donne, organizzato secondo l’ordine gerarchico militare, altre s’impegnarono “a latere” o con l’esercito tedesco o come semplici collaboratrici civili.
Lo scopo è stato quello di far luce sulla realtà modenese e di indagare la soggettività delle donne che a Modena aderirono alle R.S.I. e/o che si arruolarono nel S.A.F., incontrandole personalmente se ancora in vita, o, in caso contrario, intervistato i parenti. Si è cercato di scorgere, dove fosse possibile, tratti di autonomia e di affermazione di sé, quali elementi di promozione della posizione della donna nella società italiana, attraverso la storia di alcune di quelle
protagoniste. Lo studio è un primo approccio all’argomento, estremamente arduo da indagare per la scarsa documentazione reperibile e per le resistenze che negli anni quel mondo ha costruito attorno a sé.
Il lavoro di ricerca è confluito nella pubblicazione del quarto volume della collana editoriale “Storie Differenti” dal titolo Ausiliaria, vieni fuori! Breve storia del Servizio Ausiliario Femminile della R.S.I. di Modena (1944-45) di Milena Franchino, Edizioni Il Fiorino, Modena, 2001.