Giulia Blasi, Rivoluzione Z. Diventare adulti migliori con il femminismo, Rizzoli, Milano, 2020
Per la Generazione Z – ovvero gli adolescenti e i neo-ventenni di oggi, nati tra il 1995 e il 2010 – il femminismo è un aggeggio arcaico come un telefonino Nokia o può ancora essere utile? Dopo il successo di “Manuale per ragazze rivoluzionarie”, in cui si rivolgeva a lettrici di tutte le età (non è mai troppo tardi per abbattere gli stereotipi e scoprirsi più felici), Giulia Blasi è stata contattata da un grande numero di teenager e poco più, che volevano chiarirsi le idee su temi che andavano dalle relazioni paritarie (o no) al rispetto, alla corretta comunicazione, all’identità di genere e via dicendo fino ad arrivare a problemi personali e intimi. Per sciogliere questi dubbi e raggiungere una forma di autocoscienza, il femminismo è tuttora uno strumento importante, efficace, illuminante. Perché il patriarcato è tutt’altro che scomparso dalla nostra società (Generazione Z, vogliamo darci l’obiettivo di eliminarlo entro il 2030 come le plastiche dai mari?). Inoltre scoprire le idee di donne che, in passato, hanno lottato per il progresso e i diritti sociali aiuta ad affrontare in maniera più serena le sfide del passaggio, per sua natura faticoso, all’età adulta. Una fase in cui genitori, parenti e insegnanti dovrebbero essere di supporto ponendosi come modelli positivi, e in cui spesso finiscono per criticare e basta, incapaci di calarsi nei panni di ragazzi che sono figli di un tempo nuovo. Giulia Blasi, una che sul piedistallo non ci è mai salita, in questo nuovo libro si rivolge ai giovanissimi, cercando di aprire un dialogo fra serietà e ironia, con l’obiettivo di offrire spunti preziosi sulle trappole e i pregiudizi della famiglia, sulla scoperta della propria identità sessuale, sull’uso di internet e dei social, sull’imperativo della bellezza e sul mito della principessa, sui rapporti tossici con i maschi ma anche tra femmine e su tutte quelle prove che tocca superare nell’età più delicata della vita. Perché il femminismo è rivoluzionario, e solo una nuova generazione giovane può aprire un’era migliore.