Il Centro documentazione donna e i suoi archivi fanno parte della rassegna “Archivissima. Il Festival degli Archivi”. Il tema dell’edizione 2020 sono le donne protagoniste di processi di innovazione e cambiamento. Con questo video Danzare tra gli archivi… Il Centro documentazione donna di Modena e la valorizzazione del patrimonio conservato il Centro documentazione donna presenta la propria sezione archivi con un piccolo viaggio tra foto e documenti. Archivi che raccontano i cambiamenti profondi del costume, delle mentalità e dei diritti nell’Italia repubblicana determinati dalle lotte e dalle conquiste femminili. Il Centro documentazione donna di Modena è un Istituto culturale di ricerca nato dall’associazione omonima nel 1996. Oltre al proprio archivio (800 buste), la ‘Sezione archivi’ conserva documenti dal 1944 per un totale di oltre 2500 buste, 9.000 fotografie, 1400 manifesti, 950 audiocassette e altri 350 audiovisivi. Gli archivi – 38 fondi sia personali (23) che di associazioni femminili (15) – notificati di notevole interesse storico, sono consultabili negli orari di apertura (inventari on line http://www.archivimodenesi.it). Tra gli archivi più rilevanti quello dell’Udi di Modena e quello di Gina Borellini, Medaglia d’oro al Valor militare, deputata dal 1948 al 1963. Il Centro ha inoltre una biblioteca di oltre 9.000 volumi e una Collana editoriale “Storie Differenti”.