Il podcast nasce dal laboratorio realizzato con le detenute del carcere Sant’Anna di Modena all’interno del progetto “T-essere: da donna a donna”, promosso da Centro documentazione donna in collaborazione con le associazioni Casa delle Donne contro la violenza, Gruppo Carcere-città, Donne nel mondo e il Comune di Modena sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
Quello narrato ne “La fanciulla senza mani” – fiaba della tradizione descritta in “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés – è un mondo in cui una tragica necessità impone un’azione mostruosa: la mutilazione della propria figlia. Perché mai – sembra chiedersi la fiaba – bisogna sopportare una simile sofferenza prima che giunga la gioia? Perché è necessario un lungo periodo di separazione prima di ritrovarsi?
In questa fiaba si identificano le voci delle donne in una condizione di reclusione che incontriamo presso la Casa circondariale e che molto spesso hanno conosciuto maltrattamenti e abbandoni da chi avrebbe potuto/dovuto proteggerle, vivendo di frequente modalità relazionali vittima-carnefice.
Sono tutte donne, protagoniste e antagoniste, spiriti salvifici e aiutanti.
Nello spazio della fiaba, ricostruito nel laboratorio, sono in un luogo “altro” dove, come per la protagonista della fiaba alla quale ricrescono le mani, possono dopo un lungo distacco riconnettersi ad uno spazio di gioia in cui affrancarsi dalla storia che hanno vissuto finora.
Laboratorio a cura di: Anna Perna, Marianna Toscani, Romana Savigni, Valeria Vozza (Casa delle Donne contro la violenza), Paola Cigarini, Cadia Bellini (Gruppo Carcere-Città). Montaggio podcast: Pasquale Pitanillo Montaggio video: Anna Scapocchin (Centro documentazione donna) Foto: Marianna Toscani (Casa delle Donne contro la violenza) Coordinamento progetto: Caterina Liotti (Centro documentazione donna)