PRIMO APPUNTAMENTO SABATO 22 APRILE
Balella, mia madre. Biciclettata sui luoghi di Gabriella Degli Esposti, Medaglia d’oro al valor militare
Un percorso in bicicletta tra i Comuni di Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro attraverso i luoghi più significativi della Resistenza di Gabriella Degli Esposti, a partire dalle parole emozionanti della figlia, Savina Reverberi Catellani. Un percorso – dal caseificio del Pizzein in via Larga, dove nel cortile della sua abitazione Gabriella viene arrestata dalle SS, al greto del fiume Panaro, luogo del martirio – dove ad ogni tappa, testimonianze e interventi aiuteranno a ricostruire una vita esemplare, sacrificata alla lotta di Liberazione dal nazifascismo.
Scarica il programma con tutte le tappe. Il ritrovo per chi parte da Modena è alle ore 8.00 presso la Polisportiva Modena Est.
L’iniziativa è promossa dal Centro documentazione donna e dall’Unione donne in Italia di Modena, in collaborazione con Fiab di Modena, Anpi di Castelfranco E. e di San Cesario s.P, Istituto L.Spallanzani di Castelfranco E., Istituto Comprensivo A. Pacinotti di San Cesario, con il patrocinio dei Comuni di Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro.
SECONDO APPUNTAMENTO SABATO 29 APRILE Palazzo Municipale, Sala di Rappresentanza ore 17.00
Presentazione del libro Gabriella Degli Esposti, mia madre. Storia di una famiglia nella tragedia della guerra (Edizioni Artestampa 2016).
Sarà presente l’autrice Savina Reverberi Catellani
Saluti
Gian Carlo Muzzarelli, sindaco Comune di Modena
Vittorina Maestroni, presidente Centro documentazione donna
Dialogano con l’autrice: Caterina Liotti, Centro documentazione donna Chiara Lusuardi, Istituto Storico
Letture a cura di Irene Guadagnini, attrice
Io, urlando, mi rivolsi a lei.
Le chiesi: “Mamma, cosa devo fare?”
“Nulla!” rispose lei, “Non ti preoccupare.
Penso a tutto io”
E con un sorriso dolce mi mandò un bacio mentre i suoi aguzzini me la portavano via per sempre.
17 dicembre 1944, San Cesario sul Panaro, Modena. Sul greto del fiume Panaro a San Cesario si conclude con un colpo alla nuca la giovane vita di Gabriella Degli Esposti e di altri nove compagni, catturati e barbaramente torturati per cinque giorni dalle SS dell’ufficiale Schiffmann. Eroina e simbolo della Resistenza al nazifascismo, la Degli Esposti è una delle poche donne ad aver ricevuto, alla memoria, una Medaglia d’oro al Valore Militare. Gabriella, antifascista della prima ora, femminista, partigiana, militante per la Resistenza, è però anche, e forse prima di ogni altra cosa, figura struggente di moglie e madre. Ed è proprio dalle parole e dai ricordi ancora vividi e intensi della figlia Savina, a cui la madre fu strappata quando era ancora una bambina, che Gabriella degli Esposti torna a vivere e a mostrarsi a noi nella sua grande ricchezza di essere umano, figura statuaria di martire e al contempo tenera e amorevole madre.
