Ripartono gli appuntamenti del ciclo “Oggetti rivoluzionari. Per una storia del Novecento”, il racconto del Novecento attraverso la cultura materiale e gli oggetti che hanno segnato, nell’uso quotidiano e nell’immaginario, le grandi rivoluzioni del secolo scorso.
Lunedì 5 dicembre 2022 alle ore 18.00 presso la Sala Renata Bergonzoni – Casa delle Donne di Modena (Str. Vaciglio nord, 6).
Oggetti rivoluzionari. Per una storia del Novecento – La Barbie
Le trasformazioni di Barbie. Da corpo ideale a centinaia di professioni
con Giovanna Cosenza, docente di Semiotica dei consumi e dei nuovi media, Università degli Studi di Bologna
Laureata in Filosofia, Giovanna Cosenza ha conseguito il dottorato in Semiotica sotto la direzione di Umberto Eco all’Università di Bologna, dove oggi è Professoressa ordinaria in Filosofia e Teoria dei linguaggi, insegna Semiotica e Storytelling, Semiotica dei nuovi media, Semiotica dei consumi, e fa ricerca nel campo dei media digitali, della comunicazione politica e di quella pubblicitaria. Dal 2005 è Direttrice del Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media e dal 2018 è Direttrice del Corso di laurea triennale in Comunicazione e Digital Media, entrambi a doppio titolo dell’Università di Bologna e dell’Università di San Marino. Ha scritto numerosi articoli, pubblicati in volumi collettivi e su riviste na- zionali e internazionali. I suoi libri più recenti sono: Cerchi di capire, prof. Un dialogo tra generazioni (Enrico Damiani Editore, 2020); Semiotica e comunicazione politica (Laterza, 2018); Introduzione alla semiotica dei nuovi media (Laterza, 2014); SpotPolitik. Perché la «casta» non sa comunicare (Laterza, 2012).
#contributiweb di Maria Paternostro, giornalista e curatrice della mostra collettiva “Superstar. L’arte celebra la regina delle bambole”
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Rivoluzioni” promosso da Fondazione Collegio San Carlo, Istituto Storico di Modena e Centro documentazione donna nato all’interno del Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena e sostenuto dalla Fondazione di Modena.
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