La paternità nell’Italia fascista. Simboli, esperienze e norme, 1922-1943

Martina Salvante, La paternità nell’Italia fascista. Simboli, esperienze e norme, 1922-1943, Roma, Viella, 2020

Il regime fascista tentò di compenetrare la famiglia italiana e i suoi componenti al fine di plasmare una collettività che ne condividesse – o subisse – l’ideologia, le ambizioni e i metodi. Tale disegno fu perseguito con strumenti diversi, dall’uso della propaganda alla promulgazione di forme di assistenza sociale, dalla condanna di ogni opposizione alla promozione di comportamenti conformi all’ideale fascista. Grazie a un’ampia gamma di fonti archivistiche e a stampa le tre parti che compongono il volume illustrano aspetti diversi: dalla paternità nella biografia mussoliniana ai modelli di genitorialità proposti dalla Chiesa cattolica, dalle relazioni familiari regolate dai codici penale e civile alle forme di assistenza ispirate dal paternalismo autoritario, dalla censura contro i padri ritenuti pericolosi per motivi politici o razziali alla promozione di un preciso tipo di maschilità. Attraverso l’indagine della paternità – intesa come metafora politica, ruolo sociale ed esperienza personale – il volume offre uno sguardo originale sul ventennio fascista.

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