Serie Storie Differenti I / Centro documentazione donna di Modena
Molte voci risuonano in questi Ragioni e Sentimenti, volume che apre la collana Storie Differenti del Centro documentazione donna di Modena. Sono le voci della numerosissime donne di Spilamberto, Vignola, San Cesario, San Vito, San Donnino, Piumazzo, Savignano, ecc. che, dal fascismo agli anni sessanta, hanno lavorato alla Sipe. Voci interrogate da altre donne circa la svolta che quel periodo ha significato nella loro storia personale, e quindi nella storia collettiva, soprattutto in relazione al massiccio ingresso femminile in luoghi di lavoro considerati fino ad allora esclusivamente maschili. Il lavoro delle donne, esistito da sempre, diventa visibile e socialmente indispensabile. Le donne risultano capaci di svolgere lavori dai quali erano state solitamente escluse. Questo cambia l’autorappresentazione delle donne; ma in quale contraddizione comportava per le donne, che solitamente producono la vita, svolgere un lavoro che produceva la morte? Quale le modalità del lavoro femminile? Quali intrecci tra vita lavorativa e vita familiare e sociale? Le risposte a questi quesiti hanno evidenziato l’impossibilità di leggere linearmente questa svolta come progresso o regresso per le forti ambivalenze che la connotano, ma forniscono senz’altro nuovi elementi in merito agli aspetti di modernizzazione portati dalle due guerre.