Negli studi di storia delle donne in Italia, la seconda guerra mondiale e la Resistenza sono tra i filoni di ricerca più significativi. Per quanto riguarda l’uso delle fonti, le memorie e le testimonianze orali hanno permesso di valorizzare l’esperienza e il vissuto personali. L’esperienza bellica e resistenziale ha inciso fortemente sulla formazione dell’identità individuale e collettiva delle donne, accelerando il processo di emancipazione femminile. Quindi approfondire la storia della seconda guerra mondiale e della Resistenza, secondo un’ottica di genere, ha significato introdurre nuove categorie interpretative come il tema della “Resistenza civile” o della “Resistenza senz’armi”, che ha incluso nello studio di questo nodo storiografico anche le strategie di aiuto e di impegno elaborate dalle donne. Molte scelsero di partecipare alla Resistenza offrendo le loro case come rete logistica della lotta clandestina, come luoghi di sostegno e di rifugio, operando anche individualmente nei servizi di collegamento, come staffette, o prendendo direttamente le armi.
Già dal 1993 nell’ambito dei programmi del Comitato provinciale per le celebrazioni del 50° della Resistenza, il Centro documentazione donna ha promosso il progetto “Donne e Resistenza. La forza della memoria”. Questa raccolta di fonti orali ha ricostruito, attraverso interviste, la vita di un centinaio di donne con l’obiettivo di verificare come l’evento Resistenza ha mutato le loro esistenze o inciso sulle scelte successive. Questo archivio sonoro raccoglie la testimonianza di 116 donne in circa 200 ore di registrazione; le trascrizioni delle interviste ammontano a più di 4.000 pagine dattiloscritte; alcune interviste sono state anche videoregistrate. Parte dei prodotti realizzati sono confluiti nella pubblicazione “A guardare le nuvole. Partigiane modenesi tra memoria e narrazione” (Carocci, 2004).
Questa prospettiva di ricerca è proseguita con il progetto “Eravamo giovani e belle. I gruppi di difesa della donna e dei combattenti della libertà nella prima zona” – promosso dal Comune di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano tra il 2004 e il 2005 – basato sulla raccolta di fonti orali, poi confluito nella pubblicazione “Finalmente eravamo… libere!” (Collana “Storie differenti” del Centro documentazione donna, 2005).
Un’altra pubblicazione sull’argomento “Un paltò per l’Onorevole. Gina Borellini, Medaglia d’oro della Resistenza” (Collana “Storie differenti” del Centro documentazione donna, 2009) è relativa al grande lavoro di ricerca storica sull’archivio dell’onorevole Gina Borellini depositato nella sezione Archivi del Centro.
Tra le pubblicazioni più recenti sull’argomento troviamo: “Pane pace libertà. I gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà a Modena. 1943-1945” di Natascia Corsini e Caterina Liotti (Collana “Storie differenti” del Centro documentazione donna, 2018) e, infine “Differenza emilia. Teorie e pratiche politiche delle donne nella costruzione del modello emiliano”, a cura di Caterina Liotti (Collana “Storie differenti” del Centro documentazione donna, 2019).