Nel 2006 nasce il Comitato V-Day modenese e dal 2007 il Centro documentazione donna insieme a Casa delle Donne contro la Violenza, Donne nel mondo, Donne e giustizia, Differenza maternità, Unione donne in Italia e Cgil-coordinamento donne organizza a Modena la manifestazione del V-Day con la realizzazione dello spettacolo teatrale “I Monologhi della Vagina” di Eve Ensler. Dal 2011 la manifestazione ha assunto un carattere provinciale con la messa in scena dello spettacolo anche a Savignano sul Panaro (2010 e 2011) e Castelfranco Emilia (dal 2012). Ad oggi sono stati realizzati 20 diversi spettacoli che hanno richiamato più di 5000 spettatori e raccolto più di 30.000 euro che sono stati devoluti a organizzazioni e associazioni per progetti internazionali e locali di contrasto alla violenza sulle donne e di prevenzione della violenza di genere rivolti alle giovani generazioni. In nove anni sono quasi 300 le donne tra i 20 e i 60 anni che si sono impegnate come attrici, registe, costumiste e che hanno deciso di prestare la propria voce e il proprio corpo al testo dell’autrice americana. A Modena l’ultimo spettacolo si è tenuto nell’aprile del 2016, festeggiando il 10° anniversario. Comunicato stampa. 

Il V-day è un’organizzazione internazionale no-profit; è un movimento globale che ha il fine di fermare tutti i tipi di violenza alle donne, incluso lo  stupro, l’incesto, la mutilazione genitale femminile e la schiavitù sessuale; che promuove eventi creativi con lo scopo di sensibilizzare, raccogliere fondi, fare conoscere e sostenere le organizzazioni che lavorano contrastare e prevenire la violenza maschile sulle donne.

Lo spettacolo “I Monologhi della Vagina” si muove tra scene esilaranti e momenti drammatici, confessioni intime sulla scoperta della propria sessualità e informazioni sulle tragedie che coinvolgono le donne nel mondo: tra i monologhi ci sono infatti “Il seminario della vagina” e “La mia vagina arrabbiata”, ma anche “La mia vagina era il mio villaggio”, basato sulla testimonianza di donne bosniache vittime di stupri etnici, “Battezzata”, che racconta di un episodio drammatico della guerra in Congo, o “Fatto non felice”, sui paesi in cui sono praticate le mutilazioni genitali. Accanto alla riflessione c’è spazio anche per il sorriso, con monologhi dedicati al parto, agli orgasmi, ai peli, al ciclo mestruale e ad altri argomenti a volte tabù legati alla sessualità femminile.

Il testo dei “Monologhi della vagina” è nato grazie alla testimonianza di 200 donne di ogni età, provenienza e condizione sociale, che hanno raccontato le proprie esperienze di ordinaria  quotidianità, e di altrettanto ordinaria violenza, a Eve Ensler, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e docente universitaria americana, che si è lasciata coinvolgere talmente da improvvisarsi anche attrice per la prima teatrale a New York. Lo spettacolo, che ha poi attraversato gli Stati Uniti, e da anni è in viaggio per il mondo, è stato considerato dal New York Times “probabilmente il più importante pezzo di teatro politico dell’ultimo decennio”.

Nel 2013 il movimento V-Day ha compiuto 15 anni e per ricordare questo traguardo e porre l’attenzione sul fatto che un miliardo di donne nel mondo ha subito violenza, Eve Ensler ha lanciato la Campagna di mobilitazione internazionale One Billion Rising con la quale ha chiesto a un miliardo di persone di scendere in piazza e per le strade a ballare e partecipare per dire ancora una volta basta alla violenza sulle donne. Riconoscendo l’unicità dell’esperienza modenese che si è distinta per impegno e durata della messa in scena dei Monologhi, il V-Day internazionale ha affidato a Modena il coordinamento italiano della campagna. One Billion Rising è continuato con successo in tutto il mondo e anche a Modena.

Per saperne di più: www.vday.org

 

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