Percorsi di consapevolezza e sostegno da donna a donna per il benessere psico-fisico e reintegro lavorativo e sociale delle donne detenute del Carcere Sant’Anna di Modena.
Il progetto “(Ri)comincio da me”, sulla base dei valori dell’etica e della pratica della cura (Joan Tronto), vuole creare attraverso modalità e linguaggi differenti (artistici, creativi, narrativi, ecc.) percorsi di relazione da donna a donna capaci di ricostruire autostima, fiducia in se stesse e autonomia. Autonomia che soprattutto in un luogo come il carcere non può prescindere dalle relazioni con le ‘altre’ da cui si è dipendenti: detenute, agenti di custodia, educatrici, volontarie, operatrici.
Spostando l’attenzione dall’individuo alla relazione il progetto agirà per “riparare” le fratture interne – create nelle donne da reati, violenze, tossicodipendenza, ecc. – per suggerire modalità di resilienza, di adeguamento e di miglioramento delle condizioni di vita psico-fisico che le detenute stanno vivendo private della libertà, sia modalità di ricomposizione della propria identità e del proprio progetto di vita.
Le operatrici e le volontarie, che agiranno con le detenute nelle proposte laboratoriali e relazionali in un processo di auto-aiuto e di crescita, offriranno strumenti per raccontarsi, accettare il passato, riaprire alla speranza e per individuare capacità, competenze (formali e informali) utili per il futuro.
Le attività saranno documentate al fine di realizzare in città una mostra fotografica e documentaria, con l’obiettivo di modificare stereotipi e pregiudizi che ostacolano il reinserimento sociale delle donne detenute.
CSV-Terre Estensi Centro servizi per il volontariato di Modena e Ferrara; associazione Carcere & Città, Casa delle donne contro la violenza. Sostengono il progetto: Amministrazione penitenziaria; Comune di Modena.
Il progetto ha come obiettivo specifico quello di realizzare percorsi di consapevolezza e sostegno, a partire dalla relazione donna a donna (tra detenute e volontarie-operatrici), al fine di favorire il benessere psico-fisico e il reintegro lavorativo delle donne detenute coinvolte nei laboratori di autostima e fiducia in se stesse.
Laboratorio relazionale. Il percorso laboratoriale, attraverso il linguaggio della fotografia, offrirà riflessioni e strumenti sul valore della relazione di aiuto tra donne, anche al fine di aumentare l’autostima, riflettere sulle proprie competenze di cura dell’altro e sulla propria identità, facendo emergere le capacità di resilienza delle donne di fronte alle situazioni più impensabili, le loro capacità di gestire situazioni anche estreme, con l’intelligenza e la forza di chi sa prendersi cura dell’altro.
Il laboratorio prevede l’allestimento della mostra Pescatrici di anime e di un talk sui contenuti dell’esposizione, attraverso la partecipazione delle volontarie e delle operatrici delle Associazioni coinvolte vuole condurre le donne detenute in un percorso di riflessione su di sé e sulla forza che può determinarsi grazie alla solidarietà reciproca. La mostra frutto del lavoro della fotografa Chiara Negrello, documentando un’esperienza di rinascita e sorellanza di un gruppo di donne che vivono in piccoli villaggi nel delta del Po lavorando nella pesca delle vongole, offrirà infatti lo spunto per riflettere sull’esperienza che stanno facendo le stesse donne detenute nel carcere di Sant’Anna: un gruppo di donne, uno spazio solo per tante vite.
Laboratori espressivi. Incontri laboratoriali di disegno, danza e teatro per far emergere consapevolezza sulle forme di violenza affrontate dalle detenute nei loro percorsi di vita.
Iniziative culturali. Evento con mostra fotografica e presentazione del progetto (RI)COMINCIO da me. Per avvicinare la città alla realtà delle donne detenute sensibilizzando al tema del reintegro sociale e lavorativo si realizzerà una mostra in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con l’biettivo restituire il percorso realizzato con le detenute, in particolare con le attività dei laboratori di espressività artistica a partire dalla mostra Pescatrici di Anime di Chiara Negrello, a cura di Federica Benedetti.
Laboratori di cucina con festa conclusiva. Il laboratorio di cucina prevede la produzione e il confezionamento di biscotti e/o altri prodotti, anche da distribuire in occasione delle Festività natalizie e della festa conclusiva del progetto.
Il progetto è sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese